Krsna, il proprietario supremo che controlla tutto
Nella Sri
Isopanisad, la parola isa è usata per
descrivere Dio, la Persona Suprema. Isa significa "Colui che controlla"., E voi pensate di essere
controllati o no? C'è forse qualcuno in questo universo che non sia
controllato? Chi può dire: "Io non sono controllato?" Nessuno può
dirlo. Ma allora perché, anche se tutti sono controllati, esiste chi afferma
di essere indipendente, di non essere controllato oppure di essere Dio? Questa
è un'assurdità. Gli impersonalisti Mayavadi
dichiarano: "Io sono Dio, tu sei Dio, tutti sono Dio”. Ma se sono
controllati come possono essere Dio? Che senso ha tutto ciò? Dio non è mai
controllato; è Lui che ha il supremo controllo. Quindi se qualcuno è
controllato dovremmo capire subito che Egli non è Dio.
Naturalmente
ci sono mascalzoni che affermano di non essere controllati. Io conosco un
mascalzone di questo genere; ha costituito un'associazione e sta predicando di essere Dio. Ma un giorno lo vidi mentre si stava
lamentando per un forte mal di denti: "Ohi!" E allora gli chiesi:
"Tu dici di essere Dio, colui che controlla tutto, ma tu adesso sei controllato
da un mal di denti. Che specie di Dio sei?" Quindi se vediamo qualcuno che
dichiara di essere Dio o dice che tutti sono Dio, dovremmo sapere
immediatamente che questa persona è un mascalzone di prima categoria.
Con questo,
comunque, non voglio sostenere che gli esseri viventi non abbiano alcun
controllo entro certi limiti. Nella Bhagavad-gita Sri Krsna dice che gli esseri viventi sono la
Sua energia superiore. Perché gli esseri viventi sono considerati energia
superiore? Perché sono consapevoli; mentre l'energia materiale non lo è.
Perciò, sia pure in modo limitato, gli esseri viventi possono controllare
l'energia materiale. Tutti gli oggetti di questo tempio e il tempio stesso, per
esempio, sono costituiti di energia materiale: terra, acqua, fuoco e aria. Ma è stato l'essere vivente a manipolare
l'energia materiale trasformandola in tutte queste cose allo scopo di adorare
Krsna. Un altro esempio: prima
che molta gente venisse qui dall'Europa, questa terra, l'America, era quasi
spopolata. La gente che viveva qui prima non la sfruttava pienamente, ma
quando gli Europei arrivarono la trasformarono in un Paese con grandi strade e
grandi industrie.
Quindi
l'energia superiore, l'essere vivente, può avere un certo controllo
sull'energia materiale. Questo è spiegato da Krsna nella Bhagavad-gita (7:5): yayedam dhàryate jagat. L'importanza di questo
mondo materiale è dovuta agli esseri viventi. Una grande città come Los
Angeles, New York o Londra, ha valore finché vi si trovano gli esseri viventi.
In modo analogo, il corpo ha
valore finché l'essere vivente, l'anima, si trova all'interno di esso. L'anima
quindi è superiore alla materia, ma questa superiorità è usata male perché la
materia è sfruttata per la gratificazione dei sensi. Questa è la vita
condizionata. Noi abbiamo dimenticato
che, nonostante siamo superiori alla materia, siamo comunque subordinati a
Dio.
La gente di questa civiltà moderna non si
interessa di Dio perché è inebriata dalla sua superiorità sulla materia. Tutti
cercano soltanto di sfruttare la materia in modi diversi, ma dimenticano che
tutti, americani, russi, cinesi, indiani, sono subordinati a Dio. Hanno dimenticato
Krsna e vogliono godere di questo mondo materiale. Questa è la loro malattia:
Il dovere del devoto del Signore consiste,
quindi, nel ravvivare la
coscienza di Krsna negli altri. Il devoto spiega a tutti: "Siamo superiori
alla materia ma subordinati a Krsna. Perciò non dovremmo cercare di godere
della materia, ma usarla piuttosto per il Suo piacere”. Noi, per esempio,
abbiamo decorato questo tempio non per la nostra gratificazione dei sensi, ma
per il piacere di Krsna. Qual è dunque la differenza fra noi e la gente in
generale? Tutti decorano il loro appartamento molto bene, e anche noi decoriamo
questo posto con cura ma lo scopo è diverso. Noi lo facciamo per Krsna e loro
lo fanno per se stessi. Sia decorando il proprio appartamento personale che
decorando il tempio di Krsna, la superiorità sulla materia rimane, perché si
sta utilizzando la materia per i propri scopi. Tuttavia, quando utilizziamo la
nostra intelligenza per manipolare la materia al servizio di Krsna, la nostra
vita è un successo, mentre quando applichiamo la stessa intelligenza nel cercare la
nostra gratificazione dei sensi, rimaniamo invischiati nella natura materiale
e diventiamo preda dell'ansia. E allora dovremo cambiare corpo, uno dopo
l'altro.
Krsna è il Supremo, e controlla
sia l'energia inferiore, la materia, sia l'energia superiore, il jivàtmà, noi
stessi. Noi siamo l'energia superiore
di Krsna perché possiamo controllare il mondo materiale, ma il nostro
controllo ha delle condizioni. Mentre il nostro controllo è limitato a questo
mondo materiale, Krsna controlla noi; perciò qualunque controllo noi possiamo
avere, è sanzionato da Lui. Un essere umano, per esempio, ha costruito questo
bel microfono usando la sua intelligenza. Questo significa che è stato capace
di controllare la materia, entro certi limiti, per soddisfare i suoi desideri.
Ma da dove è venuta la sua intelligenza? Krsna ha dato all'uomo la sua
intelligenza superiore. Nella Bhagavadgita (15.5) Krsna dice, sarvasya càham hrdi sannivisto mattah smrtir jnànam
apohanam ca: "Io sono
nel cuore di ogni essere e da Me viene il ricordo; la conoscenza
e l'oblio”. Perciò il controllore supremo dà l'intelligenza all'energia
superiore nella forma del corpo umano: "Fa' questo adesso, fa' quello”.
Queste direttive non sono date a capriccio. Se una persona voleva fare
qualcosa nella sua vita passata, ma nella sua vita presente l'ha dimenticato,
allora Krsna glielo ricorda: "Volevi fare questo? Ecco qui c'è un'opportunità”. Così anche se
si è dotati di un'intelligenza superiore, si è controllati da Krsna. Se Krsna
ci dà l'intelligenza, allora noi possiamo produrre un bel microfono come
questo, altrimenti no. Perciò in ogni condizione di vita siamo controllati da
Krsna.
Possiamo vedere inoltre che
Krsna controlla anche il livello universale. Esistono, per esempio, molti
grandi pianeti; questo pianeta Terra è uno fra i più piccoli. Tuttavia su
questo pianeta ci sono grandi oceani come l'Atlantico e il Pacifico, e anche
grandi montagne e grattacieli. Eppure nonostante tutto questo peso, la terra
fluttua nell'aria come un fiocco di cotone. Chi la fa fluttuare? Sarebbe
forse possibile per noi far fluttuare nell'aria un granello di sabbia?
Possia-mo parlare della legge di gravità e di tante altre cose, ma non possiamo
controllarle. Un aeroplano può volare nell'aria, ma non appena il combustibile
è finito, l'aereo cade immediatamente: Perciò, se sono richiesti tanti
scienziati per costruire un aeroplano che può volare solo temporaneamente
nell'aria, è possibile che questo grande pianeta stia volando da sé? No.
Sri Krsna afferma nella Bhagavad-gita (15.13): "Io entro nei pianeti materiali e li
tengo sospesi”. Proprio come per tenere un aeroplano sospeso in aria è
necessario un pilota, così Krsna è entrato in questo pianeta e fa sì che
fluttui nello spazio. Questa è la semplice verità.
Noi dobbiamo acquisire la
conoscenza da Krsna. Non dovremmo accettare alcun altro metodo per ottenere la
conoscenza, se non ascoltando da Krsna e dal Suo rappresentante. Allora avremo una conoscenza di prima
categoria. Se possiamo trovare un'autorità che rappresenti Krsna e sappia
esporre l'argomento, e accettiamo la conoscenza che trasmette, allora la nostra
conoscenza sarà perfetta. Fra tutti i metodi per ricevere la conoscenza, il meno attendibile è la percezione sensoriale diretta. Supponiamo che
qualcuno ci chieda: "Puoi mostrarmi Dio?" Questo
significa che egli vuole sperimentare tutto direttamente. Ma questo metodo di
acquisizione è di seconda categoria, perché i nostri sensi sono imperfetti e noi
siamo soggetti a commettere errori. Supponiamo di aver bisogno di una certa
quantità d'oro; ma di non, sapere dove acquistarla. Ci rechiamo allora dal
proprietario di un negozio di ferramenta e chiediamo: "Ha dell'oro da
vendere?" Egli capirà subito che siamo degli emeriti sciocchi
perché stiamo cercando l'oro in un negozio di ferramenta. Perciò cercherà di
ingannarci. Egli ci darà un pezzo di ferro e dirà: "Ecco qui l'oro”. E
cosa diremo allora? Accetteremo il ferro come se fosse oro? Poiché non sappiamo
che cos'è l'oro e siamo andati a cercarlo in un negozio di ferramenta, avremo
comprato un pezzo di ferro e saremo imbrogliati. Similmente i mascalzoni che
pretendono che sia mostrato loro Dio, non sanno cosa sia Dio, e perciò sono
ingannati da falsi "leaders" spirituali che affermano di essere loro
stessi Dio. Tutto
questo sta realmente accadendo.
Se si vuole acquistare oro, bisogna avere almeno una
conoscenza preliminare di che cosa sia
l'oro. Similmente se vogliamo
vedere Dio, il primo requisito è che dobbiamo conoscere alcune delle caratteristiche
fondamentali di Dio. Altrimenti se andiamo da qualche mascalzone che dichiara di
essere Dio, e noi lo accettiamo come tale, saremo imbrogliati.
C'è un'altra domanda che dovremmo
porre a qualcuno ché dichiara dì voler vedere Dio. La domanda è: "Che qualifica
hai tu per vedere Dio?" Dio non è così a buon mercato che può essere visto
da chiunque. No, il Movimento per la Coscienza di Krsna non presenta cose a buon mercato o prive di significato. Se vuoi vedere Dio faccia a faccia, allora devi
seguire le regole. Devi cantare Hare Krsna e purificarti. Poi gradualmente
arriverà il momento in cui ti sarai purificato e potrai vedere Dio.
Tuttavia, sebbene
nella presente condizione contaminata tu non sia qualificato per vedere Dio,
Dio è così gentile che ti permette di vederLo nella Sua forma di Divinità nel
tempio. In quella forma Si lascia vedere da tutti, che sappiano o no che
Egli é Dio. La Divinità non è un idolo, non è immaginazione. La conoscenza
richiesta per costruire la Divinità e il modo di installarLa sull'altare è
ricevuta dalle Scritture e dai precedenti acarya; i maestri spirituali. Perciò
la divinità autentica nel tempio è Krsna stesso e può pienamente ricambiare
l'amore e il servizio.
Con i nostri ottusi sensi attuali,
comunque, non possiamo percepire immediatamente la forma spirituale di Dio, il
Suo nome, le Sue qualità, i Suoi divertimenti e tutto ciò che Lo riguarda. E
poiché nella civiltà presente le persone non hanno la capacità di capire Dio, e
non sono guidati da qualche persona che possa aiutarli a capire Dio, non
credono in Lui. Ma se leggiamo le Scritture vediche, come la Sri Isopanisad e la Bhagavad-gita con l'aiuto di una guida superiore, e seguiamo le
regole, alla fine Dio Si rivelerà a noi. Non si può vedere o capire Dio con i
propri sforzi personali. Bisogna sottoporsi al procedimento con il quale Dio
può essere conosciuto. Allora Egli si rivelerà. Egli è il Controllore Supremo,
ma noi siamo controllati. Come possiamo dunque controllare Dio? "Dio vieni
qui, voglio vederTi”. Ma Dio non è così a buon mercato da lasciarSi vedere da
noi con un semplice ordine. No, questo non è possibile. Dobbiamo sempre
ricordare: "Dio è il Controllore Supremo e lo sono controllato. Così, se
posso soddisfare Dio con il mio servizio, allora Egli Si rivelerà a me”. Questo
è il metodo per conoscere Dio.
In definitiva questo procedimento ci
porta all'amore per Dio. Questa è la vera religione. Non importa se si segue la
religione indù, musulmana o cristiana: se permette di sviluppare l'amore per
Dio, la pratica religiosa è perfetta. E che genere di amore dovremmo sviluppare
per Dio? L'amore deve essere libero da qualsiasi motivazione personale. "O
Signore, Ti amo perché Tu mi dai
tante belle cose. Tu mi procuri tutto ciò che voglio”. No, non dovremmo
desiderare questo genere di amore per Dio. L'amore non dovrebbe dipendere da
qualche tipo di scambio.
Sri Caitanya Mahàprabhu ha
insegnato: "O Signore, puoi schiacciarmi sotto i Tuoi piedi, abbracciarmi
o spezzarmi il cuore con la Tua assenza, non importa. Tu sei completamente
libero di fare qualsiasi cosa, perché sei l'eterno Signore che io adoro
incondizionatamente”. Questo è amore. Dovremmo pensare: "Dio può fare
tutto ciò che vuole, ma io Lo amerò sempre e non desidero niente in cambio:
"Questo è il genere di amore che Krsna desidera. Ecco perché Egli è così
affezionato alle gopi. Nell'amore delle gopi, non vi è questione
di scambi commerciali: "Dammi questo e allora Ti amerò”. Il loro amore è
puro, incondizionato, senza alcun impedimento. Se cerchiamo di amare Dio in questo
modo, niente al mondo ci può fermare. Dobbiamo solo sviluppare un grande
desiderio: "Krsna, Ti voglio”. Tutto qui. Allora non troveremo ostacoli.
In qualsiasi condizione, il nostro amore aumenterà. Se arriviamo a quello
stadio, saremo pienamente soddisfatti. Dio non vuole che noi Lo amiamo per
qualche Suo tornaconto. È per il nostro beneficio. E se ci comportiamo
diversamente, non saremo mai felici.
Dio e le sue energie
La Sri Isopanisad spiega che tutto ciò che vediamo, animato o inanimato che sia, è
controllato dal Signore Supremo. Sri Krsna dice la stessa cosa nella Bhagavad-gita (9.10) -le Sue energie gestiscono tutto. E il Visnu Purana conferma, eka-desa
sthitasyàgner jyotsna vistàrini yathà: "Come là luce e il calore sono distribuiti tutt'intorno da un fuoco
situato in un luogo, così tutta la creazione non è che una manifestazione
dell'espansione delle energie del Signore Supremo. Il sole, per esempio, è
situato in un punto preciso, ma distribuisce la sua luce e il suo calore in
tutto l'universo. Similmente, il Signore Supremo distribuisce le Sue energie
materiali e spirituali in tutta la creazione.
L'energia spirituale è presente in
questo mondo materiale temporaneo, ma è coperta dall'energia materiale. Il
sole, per esempio, risplende sempre nel cielo - nessuno può impedire al sole di
brillare - ma a volte esso è coperto da una nube. Quando questo accade, la luce
del sole ne rimane offuscata. Più il sole è coperto e più la luce è offuscata.
Ma questa copertura del sole è parziale. La luce del sole non può essere
coperta completamente. Ciò non è possibile. Una parte insignificante della sua
luce, può essere coperta da una nube. Analogamente, questo mondo materiale è una
parte insignificante del mondo spirituale che è coperta dall'energia materiale.
E che cos'è
l'energia materiale? L'energia materiale non è che un'altra forma dell'energia
spirituale. Essa si manifesta in assenza di attività spirituali. Prendiamo di
nuovo l'analogia del sole e della
nuvola. Che cos'è una nuvola? Essa è un effetto del sole. Il sole fa evaporare
l'acqua dal mare, e si forma una nube. Così il sole è la causa della nube.
Similmente il Signore Supremo è la causa di questa energia materiale, che ci
impedisce di vedere Lui.
Ci sono dunque
due energie che operano in questo mondo materiale: l'energia spirituale e
l'energia materiale. L'energia materiale consiste di otto elementi materiali:
terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza e falso ego, che sono
esposti qui dal più grossolano al più sottile. L'acqua è più sottile della
terra, il fuoco è più sottile dell'acqua e così via.
Così più
l'elemento è sottile, più esso è potente. Alla velocità della mente, per
esempio, si possono percorrere molte migliaia di miglia in un secondo. Ma
perfino più potente della mente è l'intelligenza, e perfino più potente
dell'intelligenza è l'energia spirituale. Che cos'è l'energia spirituale? È
spiegata da Krsna nella Bhagavad-gita
(7.5), apareyam itas tv anyam prakrtim viddhi me paràm jiva bhutam: "Al di là della Mia energia materiale
inferiore, c'è un'altra energia che è spirituale ed è costituita dagli esseri
viventi”.
Anche noi, esseri
viventi, siamo energia, ma siamo energia superiore. Perché siamo energia
superiore? Perché possiamo controllare l'energia inferiore, la materia. La
materia non ha capacità di agire da sola. Un aeroplano può volare nel cielo, ma a meno che non ci sia a guidarlo
l'energia spirituale, il pilota, esso è inutile. Un aereo rimarrà
nell'aeroporto per migliaia di anni senza volare, a meno che la piccola particella di energia spirituale, il
pilota, lo tocchi. Qual è dunque la difficoltà nel comprendere Dio? Se perfino
le grandi macchine non possono muoversi senza il tocco dell'energia spirituale,
l'essere vivente, come si può pensare che tutta questa energia materiale
funzioni automaticamente senza alcun controllo? Chi sosterrebbe
un'affermazione così sciocca? Perciò coloro che non possono capire come questa
energia materiale sia controllata dal Signore Supremo, sono meno intelligenti.
Coloro che non credono in Dio, e pensano che questa energia materiale funzioni
automaticamente, sono degli sciocchi.
La Sri Isopanisad
afferma: "Tutto, animato o
inanimato, è posseduto e controllato da Dio, la Persona Suprema”. Essendone il
Controllore Supremo, Egli è anche il Proprietario Supremo. Nella nostra
esperienza pratica vediamo che colui che controlla un giro d'affari è il
proprietario. Similmente, poiché Dio controlla questo mondo materiale, Egli ne
è anche il proprietario. Ciò significa che, per quanto è possibile, dovremmo
impegnare tutto al servizio del Signore.
Ma che
dire poi delle nostre necessità? Questo è spiegato nella Sri Isopanisad:
"Noi dobbiamo usare solo il necessario e prendere solo la parte che ci
è stata assegnata, sapendo bene a chi tutto appartiene”. Coscienza di Krsna
significa capire le cose per quello che sono. Quindi se noi ci limitiamo a
comprendere questi princìpi, saremo ben situati in coscienza di Krsna.
La posizione di Krsna
La Sri Isopanisad
afferma: "Sebbene rimanga sempre nella Sua dimora, Dio, la Persona
Suprema, è più, veloce del pensiero, e nessuno è veloce come Lui. I potenti
esseri celesti, incaricati dei diversi fenomeni naturali come l'aria e la pioggia,
non possono avvicinarLo. Egli li controlla tutti senza doverSi spostare. La
Sua perfezione è senza pari”. La Brahma-samhita dice qualcosa di simile:
goloka eva nivasaty akhilàtma bhútah. Sebbene Krsna si trovi sempre a
Goloka Vrndàvana, Egli è simultaneamente presente nel cuore di tutti gli esseri
viventi.
Krsna non ha
alcun dovere da compiere a Goloka Vrndàvana. Egli sta semplicemente
divertendoSi insieme coi Suoi compagni, le gopi e i pastorelli, Sua
madre e Suo padre, le Sue mucche e vitelli, e così via. Egli è completamente
libero e i Suoi compagni sono perfino
più liberi di quanto non sia Lui; infatti, quando essi sembrano essere in
pericolo, Krsna prova una certa ansia pensando al modo di salvarli. I Suoi compagni
invece non provano alcuna ansia. Essi pensano soltanto: "Oh, Krsna è qui e
ci proteggerà”. Quando a Vrndàvana in India esibì i Suoi divertimenti, 5.000
anni fa, Krsna andava ogni giorno con i Suoi amici pastorelli e le mucche e i
vitelli a giocare nella foresta, sulle rive del fiume Yamuna. E spesso Kamsa
mandava qualche demone per cercare di uccidere Krsna e i Suoi amici: Tuttavia i
pastorelli continuavano a godere dei loro divertimenti senza alcuna ansia,
perché tutti avevano piena fiducia nella protezione di Krsna. Questa è la vita
spirituale, che ha inizio con l'arrendersi a Krsna.
Arrendersi a
Krsna significa avere la ferma fede che Krsna ci salverà in ogni situazione
pericolosa. II primo passo in quella direzione è che dovremmo accettare tutto
quello che è favorevole al servizio devozionale. Dovremmo inoltre rifiutare
tutto ciò che è sfavorevole al servizio devozionale. Lo stadio successivo è la
fiducia che Krsna ci proteggerà e ci manterrà
in qualsiasi situazione. In effetti, Egli sta già mantenendo e proteggendo
tutti. Questo è un fatto. Ma, immersi nell'illusione (maya), pensiamo di
essere noi a proteggere noi stessi q a procurarci il cibo.
Krsna Si prende
personalmente cura del mantenimento e della protezione dei devoti, ma per gli
esseri viventi comuni, è Maya-devi, l'energia esterna di Krsna, che se ne
occupa. Maya-devi è la rappresentante di Krsna che punisce le anime
condizionate. La situazione è simile a quella che vediamo nello Stato: i buoni
cittadini sono direttamente soggetti alla cura del governo, mentre i criminali
sono gestiti dal governo attraverso il dipartimento delle prigioni. Nella prigione
il governo assicura ai detenuti cibo a
sufficienza, e cure mediche in caso
di malattia. Il governo si occupa di loro - ma tenendoli soggetti a punizione.
Analogamente, in
questo mondo materiale Krsna ha certamente organizzato tutto bene per noi, ma
ha anche previsto eventuali punizioni. Se si commette questo peccato, ecco uno
schiaffo. Se si commette l'altro peccato, ecco un calcio: Tutto questo funziona
sotto la direzione delle triplici forme, di sofferenza materiale - quelle
causate dal corpo e dalla mente, quelle causate da altri esseri viventi, e
quelle causate da calamità naturali, che sono soggette alla supervisione degli
esseri celesti. Sfortunatamente, invece di capire che stiamo subendo una
punizione per le nostre attività colpevoli, illusi, da màyà pensiamo
che questi schiaffi, calci e legnate siano accidentali. Questa è illusione.
Non appena
accettiamo la coscienza di Krsna, Krsna comincia a curarsi personalmente di
noi. Come Egli promette nella Bhagavad-gita
(18.66): "Mi occuperò di te.
Ti libererò da tutte le reazioni del peccato, non temere”. Poiché abbiamo
vissuto tante vite in questo mondo materiale, stiamo soffrendo a causa di
enormi quantità di reazioni colpevoli. Ma non appena ci arrendiamo a Krsna,
Egli immediatamente Si occupa di noi, e neutralizza tutte le reazioni dei
nostri peccati. Krsna dice: "Non esitare”. Non pensare: "Ho commesso
tanti peccati, come può Krsna salvarmi?" No, Krsna è onnipotente, Egli può
salvarci. Il nostro dovere consiste nell'arrenderci a Lui, e nel dedicare senza
riserve la nostra vita al Suo servizio. Allora Krsna senza dubbio ci salverà.
Krsna: un apparente paradosso
La Sri Isopanisad afferma: "Il Signore Supremo Si muove e non Si muove.
Infinitamente lontano Egli è anche molto vicino. Presente in ogni essere
vivente e in ogni cosa, Egli è anche
all'esterno di tutto ciò che esiste”. Come può Krsna muoverSi e non muoverSi?
Facciamo un esempio: il sole di mezzogiorno
splende sulla nostra testa. Ma se noi cominciamo a camminare vedremo che il
sole verrà con noi. Circa quaranta anni fa, quando ero ancora un capofamiglia,
una sera stavo camminando con il mio secondo figlio. Egli aveva quattro anni.
All'improvviso egli disse: "Papà perché la luna ci sta seguendo?" Ma
non è così. La luna e il sole sono in un punto fisso nel cielo, eppure sembra
che si muovano con noi. In modo simile, se stiamo viaggiando in un aereo o in
un treno, vedremo che la luna e il sole stanno venendo con noi.
Quindi se questo è
possibile per il sole e la luna, perché Krsna non può camminare con noi?
"Sebbene Si trovi molto lontano, Egli è anche molto vicino”. In altre
parole, anche se Krsna si trova a Goloka Vrndàvana, e sta godendo dei Suoi
divertimenti con i Suoi compagni, Egli è simultaneamente ovunque in questo
mondo materiale: Perciò il Signore Supremo, Si muove e non Si muove.
Se il Signore,
Krsna, non fosse presente sia qui sia a Goloka Vrndàvana, come potrebbe
accettare il cibo che i devoti Gli offrono? Egli può immediatamente stendere la
Sua mano, se una persona Gli offre qualcosa con devozione. Nella Bhagavad-gita (9.26) Krsna dice, tad aham
bhakty-upahrtam asnàmi: "Se
qualcuno Mi offre qualcosa con fede e amore lo accetto”. Qualcuno potrebbe chiedere:
"Ma come può Krsna mangiare la tua offerta, se Egli Si trova lontano a
Goloka Vrndàvana?" Sì, Egli l'accetta e la mangia, purché sia offerta con
devozione.
Così Krsna è
presente ovunque, e può manifestarSi ovunque immediatamente, ma bisogna essere
qualificati per chiamarLo. Se qualcuno è veramente un devoto, Krsna verrà
immediatamente a proteggerlo. Il demone Hiranyakasipu sfidò suo figlio, il
devoto Prahlada: "Dov'è il tuo Dio? Tu dici che Egli è in ogni luogo.
Allora Egli Si trova anche in questa colonna nel mio palazzo? Tu pensi che il
tuo Dio sia anche qui? Bene, adesso io Lo ucciderò”. Hiranyakasipu
immediatamente fece a pezzi la colonna, allora Krsna uscì dalla colonna nella
forma di Nrsimhadeva, metà uomo e metà leone e uccise il demone. Questo è
Krsna.
Così Krsna può
manifestarSi in ogni luogo, perché
Egli è presente ovunque. Questo è spiegato nella Sri Isopanisad: tad antarasya sarvasya tad
usarvasyàsya bàhyatah. "Presente
in ogni essere e in ogni cosa, Egli è anche all'esterno di tutto ciò che esiste”.
Questo mantra vedico prova che il Signore è ovunque. Qualunque
cosa sia affermata dai Veda è un fatto. À meno che non si accettino i Veda come
verità assiomatica, non si potrà fare alcun progresso nella coscienza di Krsna.
Anche nella matematica sono molte le verità assiomatiche, un punto non ha
larghezza o lunghezza, cose uguali ad una stessa cosa sono uguali fra loro, e
così via. Queste sono verità assiomatiche e noi dobbiamo accettarle, se
vogliamo imparare la matematica. Similmente, i Veda contengono
verità assiomatiche, e noi dobbiamo
accettare i Veda come assiomatici, se vogliamo progredire
spiritualmente.
A volte i Veda sembrano
contraddire se stessi, ma nonostante
ciò dobbiamo accettare tutte le ingiunzioni vediche. In accordo alle ingiunzioni
vediche, per esempio, toccando l'osso di un animale ci si contamina e si
dovrebbe fare un bagno. Una conchiglia è anch'essa l'osso di un animale, eppure
la conchiglia è usata nella stanza delle Divinità, dove tutto deve essere
assolutamente puro. Non si può obiettare: "Oh, è detto che un osso è
impuro e appena lo si tocca ci si
contamina. E allora perché c'è una conchiglia nella stanza delle Divinità?"
No, non c'è posto per tali argomentazioni. Si deve accettare il fatto che
mentre le ossa in generale sono impure, la conchiglia è così pura che può
essere utilizzata nella stanza delle Divinità.
Similmente si
deve considerare assiomatico l'ordine del maestro spirituale. Non si può
obiettare. E in questo modo è possibile avanzare. Non si può discutere di cose
che per noi sono inconcepibili. Andremmo incontro a un sicuro fallimento. Le
ingiunzioni vediche e gli ordini del maestro spirituale devono
essere accettate come verità assiomatiche. Tutto questo non è dogmatico perché
anche i maestri spirituali che ci hanno preceduto hanno accettato questo
principio. Se noi mettiamo in discussione le istruzioni del maestro spirituale non si arriverà mai a
una conclusione. Le argomentazioni andranno avanti senza fine: tu hai la tua
opinione e io la mia ... ma non è questo il procedimento.
Come afferma il Mahabharata: tarko 'pratisthah srutayo vibhinnà, la semplice argomentazione e la logica non posson
mai portarci a una conclusione finale, a causa dei differenti Paesi e delle
diverse circostanze, infatti, ogni Scrittura differisce da un'altra. E allora nasav rsir yasya matam na bhinnam: per quello che riguarda la speculazione
filosofica, un filosofo propone la sua teoria, ma poi un altro filosofo arriva e presenta una teoria
diversa; e le teorie si contraddicono sempre. A meno che un filosofo non
sconfigga l'altro, non può diventare famoso. Questo è il mondo della filosofia.
Ma allora come è possibile apprendere la verità filosofica conclusiva? I Veda affermano: dharmasya tattvam nihitam guhàyam.
Il segreto del procedimento
religioso è nascosto nel cuore delle anime realizzate. E come lo si realizza? Mahàjano yena gatah sa panthàh: bisogna seguire le orme delle grandi personalità
spirituali. Perciò dobbiamo cercare di seguire Sri Krsna e Sri Caitanya. Questa
è la perfezione. Si debbono accettare le ingiunzioni dei Veda, e
seguire le istruzioni del maestro spirituale autentico. Allora il successo è
sicuro.
Il Signore e la Sua energia - unità
nella diversità
La Sri Isopanisad afferma: "Colui che in tutti gli esseri viventi vede la scintilla
spirituale, qualitativamente uguale al Signore, conosce la vera natura delle
cose. Come potrebbero l'illusione o l'angoscia impadronirsi di lui?"
Questa realizzazione è coscienza di Krsna. Ci sono differenti forme di realizzazione,
ma il devoto di Krsna realizza la
verità - noi siamo qualitativamente uguali al Signore ma, in quantità,
diversi da Lui. Gli impersonalisti pensano che noi siamo uguali al Signore, la
Verità Suprema e Assoluta al cento per cento. Ma questo non è vero. Se noi
fossimo al cento per cento uguali al Signore, come si spiegherebbe il fatto che
ci troviamo sotto il controllo di maya
(l'illusione)? Gli impersonalisti
non sanno rispondere a questa domanda.
La reale natura
della nostra identicità con il Supremo è descritta nella letteratura vedica con
l'analogia delle scintille e del fuoco. Le scintille di un fuoco posseggono la
stessa qualità del fuoco, tuttavia in quantità sono diverse. Ma quando la
piccola scintilla si allontana dal fuoco e cade nell'acqua, la sua qualità di fuoco scompare. Similmente, quando l'anima
infinitesimale lascia la compagnia del Signore e viene a contatto, con
l'influenza dell'ignoranza, la sua qualità spirituale si estingue quasi del
tutto. Quando una scintilla cade sulla terra, allora la scintilla trattiene un
po' di calore. Analogamente, quando l'essere vivente è a contatto con la passione,
c'è speranza che possa ritrovare la sua coscienza di Krsna. E se la scintilla
cade sull'erba secca, può dare inizio a un altro fuoco e ritrovare tutte le sue
qualità originali. In modo analogo, una persona influenzata dalla virtù può avvantaggiarsi
pienamente della compagnia spirituale, e ritrovare facilmente la coscienza di
Krsna. Perciò in questo mondo materiale bisogna elevarsi alla piattaforma
della virtù.
Di nuovo,
l'analogia del fuoco può aiutarci a capire la simultanea unità e differenza del
Signore e delle Sue energie. Il fuoco ha due energie principali, il calore e
la luce. Dovunque ci sia fuoco, c'è calore e luce. Il calore non è diverso dal
fuoco, e nemmeno lo è la luce. Tuttavia né il calore, né la luce, sono
il fuoco. Si può comprendere l'universo intero in modo analogo. L'universo è
costituito soltanto dalle energie di Krsna, e perciò niente è diverso da
Krsna. Tuttavia Krsna è distinto da tutto ciò che esiste in questo universo
materiale.
Così tutto ciò
che vediamo all'interno del mondo materiale o del mondo spirituale non è che
un'espansione delle varie energie di Krsna. Questo mondo materiale è un'espansione
dell'energia esterna di Krsna (bahiranga
sakti), il mondo spirituale è
un'espansione della Sua energia interna (antararega sakti), e noi,
gli esseri viventi, siamo un'espansione della Sua energia marginale (tatastha sakti). Noi siamo sakti,
energia, non siamo la fonte
dell'energia.
I filosofi Mayavadi
affermano che non essendo le energie al di fuori del Brahman, la fonte
dell'energia, esse sono identiche al Brahman stesso. Ma questo è il monismo.
La nostra filosofia Vaisnava spiega invece che l'energia è simultaneamente
uguale e differente dalla fonte dell'energia. Possiamo di nuovo fare l'analogia
del fuoco e del calore: quando percepiamo calore, possiamo capire che deve
esserci del fuoco nelle vicinanze, ma ciò non significa che a causa di questo
calore, noi ci troviamo nel fuoco. Perciò il
fuoco e il calore, l'energia e la sua fonte, sono tutt'uno, ma nello stesso tempo sono differenti.
Quindi il
concetto Mayavada di unità, e il nostro concetto filosofico Vaisnava di unità,
sono diversi. I Mayavadi affermano che il Brahman è reale ma l'energia che
emana da esso è falsa. Noi sosteniamo che essendo il Brahman reale, anche la
sua energia deve essere reale. Questa è la differenza fra la filosofia Màyàvada
e quella Vaisnava. Non si può affermare che questa energia materiale sia
falsa, anche se essa è certamente temporanea. Supponiamo di avere qualche
problema. Sono tanti i problemi inerenti al corpo, alla mente, è alle
complessità esteriori. Questi problemi vanno e vengono, ma quando noi li stiamo
vivendo, essi sono certamente reali. Ne sentiamo le conseguenze. Non possiamo
dire che sono falsi. I filosofi Màyàvàdi affermano che è tutto falso, ma allora
perché quando hanno qualche problema sono così agitati. No, nessuna delle
energie di Krsna è falsa.
La Sri Isopanisad usa la parola vijànatah - "colui che conosce" - per descrivere una
persona che capisce l'unità e la differenza del Signore e delle Sue energie. Se
una persona non è vijànatah, rimarrà nell'illusione e soffrirà, ma per colui
che conosce, non c'è illusione, non c'è lamento. Quando siamo pienamente
convinti che non esiste niente al di fuori di Krsna e delle energie di Krsna,
allora non ci sarà più lamento né illusione. Questo è il livello brahma-bhúta, così come è spiegato nella Bhagavad-gita (18.54), brahma-bhútah prasannàtma na socati na kànksati: "Colui che è situato al livello trascendentale
della realizzazione del Brahman diventa completamente felice, non si lamenta
mai è non desidera più niente”.
Per la nostra gratificazione dei
sensi siamo entusiasti di procurarci le cose che non possediamo. Questo è il
desiderio. E quando perdiamo qualcosa, ci lamentiamo. Ma se sappiamo che Krsna
è la fonte e il proprietario di tutta l'energia materiale, allora comprendiamo
che tutto appartiene a Lui, e tutto quello che otteniamo ci è dato da Lui per
il Suo servizio. Perciò non desideriamo le cose di questo mondo. Inoltre se
qualcosa ci è portata via da Krsna, che bisogno c'è di lamentarsi? Noi
dovremmo pensare: "Krsna voleva togliermelo. Perciò perché dovrei lamentarmi?
Il Signore Supremo è la causa di tutte le cause. A volte porta via, altre volte
dona”. Così quando una persona si trova in piena conoscenza, non esiste più
lamento né desiderio. Quella è la piattaforma spirituale: Allora è possibile
vedere tutti come scintille spirituali, particelle di Krsna, la cui posizione
eterna è quella di servirLo.
Krsna, il supremo puro
La Sri Isopanisad afferma che il Signore è "il più grande di tutti, il non incarnato,
l'onnisciente, irreprensibile, nessuna vena irriga il Suo corpo; Egli è puro e
libero da ogni contaminazione:" Nessun peccato può contaminare Krsna. A
volte persone meno intelligenti, criticano Krsna: "Perché Krsna ha goduto
della danza rasa con le mogli di altri uomini nel cuore della notte?" Krsna è
Dio. Egli può fare tutto ciò che vuole. Le nostre leggi non possono limitare
Krsna. Per noi sono tante le leggi che impongono dei limiti, ma per Krsna non
esiste una legge che possa limitarlo. Egli può infrangere qualsiasi regola. Pariksit Maharaja fece questa stessa
domanda a Sukadeva Gosvami: "Krsna era apparso per stabilire i princìpi
della moralità e della religione. Perché allora si divertiva in compagnia di
tante giovani ragazze che erano le mogli di altri? Questa sembra un'attività
colpevole”. Sukadeva Gosvami rispose che Krsna non può essere macchiato dal
peccato; anzi chiunque venga a contatto con Krsna, anche se ha una mente contaminata, si purificherà. Il sole
è una buona analogia: il sole non può essere infetto; piuttosto, se una cosa
infetta viene esposta al sole, si purifica. Similmente, si può avvicinare Krsna
con qualsiasi desiderio materiale, e saremo purificati. Naturalmente i
sentimenti delle gopi per Krsna non sono per nulla materiali. Tuttavia, essendo
giovani ragazze, esse furono affascinate dalla Sua bellezza, e avvicinarono
Krsna con il desiderio di averLo come amante. Ma in realtà, esse si
purificarono. Perfino i demoni possono purificarsi entrando in contatto con Krsna. Il
demone Kamsa, per esempio, pensava a Krsna come a un suo nemico, ma nello stesso tempo
era cosciente di Krsna, perché pensava sempre: "Oh, come posso
trovare Krsna? Lo ucciderò”. Questa era la sua mentalità demoniaca. Fu così che
anche Lui si purificò e fu salvato.
La conclusione è che se
possiamo, in un modo o nell'altro sviluppare la nostra coscienza di Krsna, ci
purificheremo immediatamente da tutti i desideri colpevoli. Krsna offre questa
opportunità a tutti.